Fermiamo la rivoluzione antiscientifica arancione

Non è una aberrazione, il Comune di Napoli ha deciso di partecipare al convegno dei NoVax concedendone il patrocinio. L’appuntamento è in programma il 14 novembre nella sala del Consiglio metropolitano. Al convegno è assicurata la presenza del sindaco di Napoli Luigi De Magistris e degli assessori Roberta Gaeta e Annamaria Palmieri con la delega rispettivamente al welfare e all’istruzione. L’incontro è promosso da VaLiCa “Vaccini Liberi Campania” e da Comilva, il coordinamento antivaccinista italiano che sposa le teorie di Andrew Walkefield.

Caro Sindaco, non ha senso invocare la democrazia quando si parla di scienza. È un gravissimo atto concedere il patrocinio ad un evento che non farà altro che aumentare la disinformazione e la confusione su un tema così importante e delicato come quello dei vaccini, ospitarlo nella sala del consiglio metropolitano con la sua presenza e quella di due assessori, assessori con deleghe determinanti piuttosto per fare una corretta informazione in materia di vaccini. È ancora più grave che l’immagine del Comune venga accostata a quella di un laureato in medicina radiato dall’Ordine per le sue idee antiscientifiche.

Anche il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma Giuseppe Ippolito, a margine della giornata nazionale delle vaccinazioni, ha sottolineato l’importanza di prove scientifiche e studi per chi sostiene argomenti scientificamente controversi.

È importante riportare alla mente la stretta correlazione tra quanto accadeva in passato e quanto accade oggi, facendo rivivere quasi un deja vu, l’aberrante associazione tra la vaccinazione anti morbillo rosolia parotite e la sindrome di Kanner, meglio nota come autismo, evidentemente basandosi su quanto pubblicato, ormai 14 anni fa, dalla rivista Lancet e successivamente ritirato per l’evidente infondatezza di quanto inizialmente proposto da un gruppo di ricercatori britannici. L’articolo pubblicato nel 1998 e scritto dal medico britannico Andrew Wakefield, è infatti stato causa di una lunga disputa scientifica durata 12 anni. Wakefield sosteneva che il vaccino fosse causa di infezioni intestinali, a loro volta legate alla sindrome di Kanner. Le sue affermazioni furono screditate dal mondo scientifico. I risultati di due lavori scientifici pubblicati su una delle riviste mediche più accreditate a livello mondiale, il British Medical Journal (uno il 5 gennaio 2011 BMJ 2011;342:c5347; l’altro pubblicato l’11 gennaio 2011-BMJ 2011;342:c5258) hanno decretato l’infondatezza di questa associazione. Troppo spesso e senza riscontri scientificamente sostenibili, la sola correlazione temporale tra la somministrazione di un vaccino ed un evento avverso o una patologia dovuta a cause ignote, viene considerata di per sé stessa sufficiente per colpevolizzare la vaccinazione.  Il BOARD del Calendario Vaccinale per la Vita (che riunisce figure di elevato prestigio dell’Igiene e della Sanità Pubblica, della Medicina Generale, etc) raccomanda di attenersi al massimo rigore scientifico basato su acquisizioni universalmente riconosciute prima di divulgare informazioni che direttamente o indirettamente possono avere un esito negativo su tutta la comunità, mettendo a rischio di malattia bambini e adulti.

Come afferma Silvestro Scotti, Presidente Ordine dei Medici, “è importante essere rispettosi nel ruolo del sindaco, ma quello scientifico è un campo che non gli compete. Ci aspettiamo che riveda le sue posizioni. Non si può fornire assistenza sanitaria ai migranti e poi rifiutare il concetto dei vaccini. È in contrasto coi doveri civili anche verso la collettività: vaccinarsi è un dovere anche verso degli altri. La cultura del sospetto non si può applicare nella scienza, non può lamentarsi quando questa riguarda le sue scelte politiche e poi applicarla in un ambito che non conosce. Può dire di non aver compreso i rischi e fare un passo indietro, come hanno fatto altri”.

Come Giovani Democratici della città metropolitana di Napoli chiediamo che venga ritirato il patrocinio del Comune, poiché riteniamo che l’amministrazione del Comune di Napoli non possa compiere una così grave scelta politica, né tantomeno possiamo tollerare che il Sindaco De Magistris, anche in qualità di rappresentante della città metropolitana tutta, avalli tale decisione adducendo come giustificazione il fatto che la “democrazia è confronto”.

È doveroso per noi ricordare che quando c’è di mezzo la salute non c’è confronto o dialogo che tengano: la salute dei cittadini va salvaguardata e tutelata.

 

 

 

Il Responsabile Sanità, Daniele Simonetti

Il Segretario Metropolitano, Ilaria Esposito

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